Problema
Non ci sono più scuse o deroghe (covid): nella Nota Integrativa al Bilancio dell’esercizio 2022 deve essere illustrata, da parte degli amministratori, l’attività di monitoraggio costante della “continuità aziendale” mediante indicatori, sistema di budgeting, controllo di gestione o altra attività utile svolta durante l’anno e appositamente documentata.
Pericolo
Le banche nella valutazione di concessione / rinnovo finanziamenti e affidamenti dovranno applicare le nuove regole (es. Linee guida EBA, fattori ESG …) e non potranno concedere credito alle imprese in mancanza di adeguata informativa.
In generale, tutti gli stakeholder potranno esaminare i bilanci depositati e verificare se potersi fidare di una società sulla base di quanto relazionato in merito alla “continuità aziendale” da parte degli amministratori.
Premessa normativa
Secondo l’articolo 2423 bis del Codice Civile, nella redazione del Bilancio devono essere osservati dei principi fondamentali, tra i quali la previsione che la valutazione delle voci del Bilancio debba essere fatta secondo prudenza e nella prospettiva della continuazione dell’attività.
In merito alla prospettiva della continuazione dell’attività gli amministratori devono relazionare nella Nota Integrativa (art. 2427 C.C.), che diventa sempre di più il documento maggiormente rilevante agli occhi degli stakeholder, istituti di credito in primis, ovvero nella Relazione sulla Gestione (art. 2428 C.C.) se presente.
Con il D.Lgs. 14/2019, art.3, è stato stabilito che le società di ogni tipo devono adottare un assetto organizzativo adeguato ai sensi dell'articolo 2086 del Codice Civile, ai fini della tempestiva rilevazione dello stato di crisi e dell'assunzione di idonee iniziative.
Anche in altre fonti, quali i Principi Contabili (OIC 11) è stabilito ad esempio che “Nella fase di preparazione del bilancio, la direzione aziendale deve effettuare una valutazione prospettica della capacità dell’azienda di continuare a costituire un complesso economico funzionante destinato alla produzione di reddito per un prevedibile arco temporale futuro, relativo a un periodo di almeno dodici mesi dalla data di riferimento del bilancio.”
Da ultimo nella Direttiva Insolvency (D. UE 2019/1023) si evince che le PMI devono rendere pubbliche le informazioni in merito alla continuità aziendale ed agli strumenti di allerta precoce, a tutela dei terzi creditori.
Attività di monitoraggio costante
Al fine di prevedere tempestivamente l'emersione della crisi d'impresa, gli assetti si ritengono adeguati quando:
- la continuità aziendale (c.d. “going concern”) viene valutata criticamente e analiticamente
- la continuità aziendale viene monitorata costantemente durante l’intero periodo d’imposta
- la continuità aziendale è argomentata nei prospetti informativi e nelle relazioni degli organi di governance (Nota Integrativa e/o Relazione sulla Gestione) e del Revisore o Collegio Sindacale (se presenti)
- la continuità aziendale è valuta con indicatori quali-quantitativi (es. Balanced Scorecard)
- la continuità aziendale è dimostrata, in via prospettica, anche attraverso documenti quali budget e business plan o altri prospetti previsionali.
Per ogni ulteriore approfondimento, si rinvia direttamente a tutte le fonti normative e interpretative rinvenibili online, nonché a quanto già scritto dal nostro Studio su www.morocannavale.it, rimanendo a disposizione per ulteriori approfondimenti.
Redazione della Nota Integrativa al Bilancio anno 2022
Il nostro Studio ha da tempo individuato e proposto l’unico strumento completo di monitoraggio della continuità aziendale, riconosciuto in tutto il mondo: la Balanced Scorecard di R. S. Kaplan e D. P. Norton che, ricercando le cause delle possibili difficoltà che in futuro le imprese potrebbero dover affrontare, è unico strumento idoneo ad adempiere compiutamente ai nuovi obblighi normativi.
Per tutte le società che hanno già adottato il menzionato strumento di monitoraggio costante (mensile, trimestrale, al massimo quadrimestrale) l’obbligo di redazione dell’informativa dovuta, completa degli indicatori principali, sarà automaticamente e facilmente assolto (vedi esempio).
Per tutte le società che NON hanno adottato né il metodo consigliato né altri sistemi di monitoraggio costante della continuità aziendale sarà impossibile adempiere all’obbligo di informativa, con conseguenze soprattutto presso gli stakeholder interessati (le banche) che, non trovando l’apposito capitolo in Nota Integrativa, potrebbero sollevare problematiche di vario genere in merito, fino anche al non poter concedere o rinnovare fidi e mutui.
Le soluzioni pertanto potranno essere solamente tre:
- eliminare dalla Nota Integrativa il paragrafo riguardante la continuità aziendale, in mancanza di valutazioni oggettive supportate da indicatori (scelta sconsigliata)
- redigere un paragrafo senza riferimenti a indicatori specifici (sempre sconsigliato)
- dotarsi tempestivamente di indicatori adeguati e, per il futuro, del sistema di monitoraggio consigliato (la Balanced Scorecard) o altri ritenuti sufficienti, consentendo agli amministratori la redazione dell’informativa dovuta nei modi corretti (per il 2022 si potrà evidentemente costruire una informativa solo parziale).
Soluzione
Il nostro Studio ha già adottato e consigliato di adottare la Balanced Scorecard / Cruscotto di Controllo® aziendale, o almeno degli strumenti previsionali minimi, come ad esempio un budget economico, meglio se mensilizzato, al fine di dotarsi di assetti organizzativi, amministrativi e contabili adeguati e migliorare la gestione aziendale, nonché costruire gli elementi necessari a fornire l’informativa dovuta agli stakeholder.
La tua azienda si è adeguata?
Rimaniamo a disposizione per dotare le società di adeguati assetti organizzativi, amministrativi e contabili, e per la redazione delle informative complete dovute.
Esempio: paragrafo di Nota Integrativa CON monitoraggio costante in corso
Informazioni sulla continuità aziendale, valutazioni a cura degli amministratori
L’amministrazione ha effettuato una valutazione della capacità dell’impresa di far fronte alla posizione debitoria (finanziaria e non) e quindi della nostra solvibilità, tenuto conto delle misure normative in essere. A tal proposito, è emerso che la nostra impresa è in linea con quanto previsto dall'art. 2086 C.C. e non sussistono indizi di crisi. L’art. 2, co. 1, lett. a), del D.lgs. 14/2019 identifica la crisi con “lo stato di difficoltà economico-finanziaria che rende probabile l’insolvenza del debitore, e che per le imprese si manifesta come inadeguatezza dei flussi di cassa prospettici a far fronte regolarmente alle obbligazioni pianificate”.
La valutazione delle voci di bilancio dell’esercizio chiuso al 31/12/2022 è stata effettuata nella prospettiva della continuazione dell’attività in applicazione delle ordinarie disposizioni di cui all’articolo 2423-bis comma 1 n.1 del C.C. e del documento OIC 11.
Con riferimento al bilancio 2022 l'azienda ha tenuto costantemente monitorata la presenza del presupposto di continuità mediante l'adozione di strumenti di controllo basati sui principi della Balanced Scorecard.
La valutazione del postulato della continuità aziendale è stata effettuata quindi considerando anche le innovate disposizioni contenute nel Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.lgs. 14/2019) grazie ai principi della Balanced Scorecard e per il tramite di un set di indicatori scelti, idonei per indagare eventuali squilibri in essere a livello della dimensione patrimoniale, finanziaria ed economica, i cui risultati di sintesi sono riportati nella tabella seguente.
(seguirà tabella)
Dall’attenta analisi ed interpretazione dei risultati effettuata anche utilizzando i valori griglia proposti e consolidati dalla prassi professionale si evince quanto segue:
1) Equilibrio patrimoniale soddisfacente … oppure … rileva qualche criticità dovuta a …
2) Equilibrio monetario soddisfacente … oppure … rileva qualche criticità dovuta a …
3) Equilibrio economico soddisfacente … oppure … rileva qualche criticità dovuta a …
Dalla valutazione prospettica circa il presupposto della continuità aziendale, pertanto, non sono emerse significative incertezze e la capacità di operare come entità in funzionamento non è compromessa.
Sono emerse invece significative incertezze riguardanti …
Tali incertezze riguardano in particolare gli effetti del conflitto Russia Ucraina, l’aumento dei costi energetici, l’inflazione, la reperibilità ed il costo delle materie prime. Tali incertezze risultano particolarmente significative, conseguentemente ci siamo attivati per identificare i fattori di rischio ed analizzare le possibili soluzioni per contrastare la crisi d’impresa e garantire la presenza del presupposto della continuità aziendale.
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Scritto da: Simone Moro Sono iscritto al Registro dei Revisori Contabili. Mi occupo principalmente di consulenza e pianificazione strategica in materia fiscale, aziendale e societaria, controllo di gestione, certificazione domande di contributi pubblici e di gestione del team. |
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